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Uccise con amici estorsore mafia russa: arrestato badante

Il cittadino ucraino era ricercato nel suo paese. Grazie ad un errore di trascrizione del nome, era riuscito ad eludere l'arresto per qualche anno. Dallo scorso settembre lavorava per una famiglia vomerese

Ricercato nel suo paese perché accusato, in concorso con altre persone, del reato di omicidio preterintenzionale. Ma grazie ad un errore di trascrizione del nome, è riuscito ad eludere l'arresto per qualche anno. Ad accorgersene sono stati gli agenti del commissariato di polizia Vomero che hanno rintracciato ed arrestato a Napoli un cittadino ucraino di 26 anni.

Il giovane, con regolare passaporto, era entrato in Italia nello scorso settembre e stava lavorando come badante per una famiglia vomerese. Nel suo paese, il 18 gennaio 2005, insieme ad altre persone, si rese responsabile della morte di un uomo, a suo dire, presentatosi presso la ditta di trasporti di cui era titolare, pretendendo denaro in nome della 'mafia russa'.

Dopo aver malmenato l'estorsore, il giovane ed i suoi complici, lo legarono al paraurti dell'auto trascinandolo in strada, provocandone gravissime ferite e successivamente la morte, avvenuta in ospedale. I poliziotti da accertamenti incrociati, hanno accertato l'esatta identità del giovane arrestandolo e conducendolo al carcere di Poggioreale a disposizione della Corte di Appello.

Nei prossimi giorni, potrebbe essere estradato nel paese di origine.

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