rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Arenella Arenella

26 aprile 1983: esattamente 30 anni fa la tragedia del Melarancio

Morirono in undici. Andavano in gita scolastica da Napoli al Lago di Garda. L'autobus sul quale viaggiavano fu aperto come una scatoletta da un autoarticolato che trasportava un enorme tubo d'acciaio senza rispettare le norme di sicurezza.

Trent'anni. Trenta lunghi anni sono passati da quel tragico 26 aprile del 1983, giorno in cui undici ragazzi del quartiere Arenella di Napoli persero la vita all'interno della galleria del "Melarancio", sull'autostrada A/1, nei pressi dell'uscita Firenze Certosa. Andavano in gita, per molti di loro era la prima volta. L'autobus, partito dalla scuola media "Nicolardi", portava 48 studenti e 3 accompagnatori verso il lago di Garda. Nella galleria "maledetta", il drammatico incidente, lo scontro con un autoarticolato che trasportava in maniera irregolare un enorme tubo d'acciaio. Sporgeva troppo, quel tubo. Squarciò come una scatoletta di tonno la fiancata dell'autobus dei ragazzi.

Ci fu un processo, qualche condanna, tanti rimorsi e tanti rimpianti. L'Italia intera si commosse, Napoli si fermò in un silenzio irreale nel giorno dei funerali collettivi allo stadio "Collana". Le immagini del corteo funebre con le undici bare bianche sono ancora nella mente e negli occhi di chi c'era e di chi vide le immagini alla televisione, ma da allora nulla fu più come prima per i genitori di quegli sfortunati ragazzi e per le 38 persone, tra alunni e insegnanti, che rimasero ferite.

Una Messa sarà celebrata oggi alle 19 in ricordo delle 11 vittime nella Chiesa della Rotonda, a Napoli, in quella strada fortemente voluta da Padre Salvatore Fratellanza, il parroco, e intitolata a quelli che da quel giorno tragico divennero per sempre gli "Undici Fiori del Melarancio". Annalisa Di Girolamo, Eva De Cicco, Francesca Ielpo, Stefania Bianchi, Alfredo Lombardo, Alessandro Sturatti, Eduardo Aurino, Gianpaolo Cajati, Maurizio Autunno, Riccardo Pironti e Ruggiero Giancristofaro i nomi dei giovani che morirono nell'incidente. Le loro fotografie da allora sono affisse a una parete della loro Chiesa, a perenne ricordo, mentre nel giardino della parrocchia undici alberi di ulivo ogni anno vengono benedetti in loro onore. I corpi dei ragazzi riposano tutti assieme in una cappella del cimitero di Poggioreale.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

26 aprile 1983: esattamente 30 anni fa la tragedia del Melarancio

NapoliToday è in caricamento