Le "sentinelle in piedi" contro i diritti per gay e coppie di fatto: scatta la protesta

E' finita tra fischi, coriandoli, spintoni, lanci di uova, megafoni a go go, letture alternative e anche insulti. Napoli ha accolto così il preannunciato arrivo, a via Scarlatti, domenica 5 ottobre, ore 11 30, le “Sentinelle in piedi”. Per sedare gli animi è dovuta intervenire anche la Polizia.

Le Sentinelle in piedi sono una rete di cittadini che si batte, con momenti di veglia e preghiera, contro il Ddl Scalfarotto, la proposta di legge contro omofobia e transfobia, ed in generale contro l’estensione dei diritti civili alle coppie di fatto e/o omosessuali, nonché contro la fecondazione eterologa. 

“Si spacciano come difensori della libertà di espressione, ma il paradosso è che la loro azione è palesemente contro la libertà di autodeterminarsi degli esseri umani, ossia contro la libertà di fare scelte autonome sul proprio corpo, le proprie relazioni, il proprio modo di stare al mondo” spiegano sulla pagina fb le persone del gruppo che li ha contestati fatto prevalentemente di studenti e di realtà associative come identità insorgenti.

"Impegnarsi per limitare i diritti altrui come fanno le "sentinelle in piedi" a nostro avviso è davvero orrendo. Tanti giovani e diverse associazioni - raccontano Francesco Emilio Borrelli dei coordinamento dei Verdi della Campania ed il capogruppo del Sole che Ride alla V Municipalità Marco Gaudini - hanno voluto contromanifestare, in modo irriverente e colorato, per ricordare che esiste una parte ancora maggioritaria di questa città che invece ripudia omofobia e “razzismo di qualsiasi genere”. Nel privato se non si infrangono le leggi ognuno può e deve fare quello che preferisce avendo gli stessi diritti di chiunque altro. Ci auguriamo che iniziative del genere non si ripetano perchè secondo noi sono diseducative e istigano la violenza".