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Vomero, ancora due furti in appartamento nella serata di sabato

Tra le vittime anche un'abitazione di due noti magistrati in Vico Cacciottoli. L'altro colpo in via Kerbaker

Prosegue l'emergenza "furti in appartamento" al Vomero. Sabato sera ignoti hanno visitato due abitazioni della zona collinare, una in via Kerbaker, l'altra in vico Cacciottoli.

Dalla prima, appartenente alla titolare di una società di servizi di steward, i ladri hanno anche portato via gioielli e orologi per oltre trentamila euro e quattromila euro in contanti.

Ma è allerta generale, come scrive Irene De Arcangelis su Repubblica Napoli, per il colpo in Vico Cacciottoli in casa dei due giudici su cui, a differenza dell’altro episodio, indagano, infatti, gli investigatori della squadra mobile di Napoli.

A fare i conti con i ladri, questa volta, Gianfranco Scarfò, pubblico ministero della Dda, la Direzione distrettuale Antimafia, che si occupa dei delitti e delle trame di camora che avvengono nell’inquieta area nolana e vesuviana, e sua moglie, Gabriella Gagliardi, magistrato di sorveglianza presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere.

Il raid al quarto piano di un palazzo, tra le otto e le dieci e mezza di sabato sera mentre i proprietari sono assenti. I ladri forzano il cilindro della serratura ed entrano nella casa vuota che non ha un sistema di allarme né telecamere di video sorveglianza. Rovistano ovunque, mettono tutto a soqquadro. Ad un primo bilancio avrebbero portato via, oltre a trecento euro in contanti, un computer e un IPad, un libretto di assegni e un orologio Omega Speedmaster, alcuni gioielli in oro il cui valore non è stato calcolato.

Scarfò e Gagliardi sono solo gli ultimi di una lunga lista di loro colleghi aggrediti di recente dalla criminalità comune nel cuore di Napoli. Come il capo dell’ufficio dei giudici per le indagini preliminari, Giustino Gatti, vittima di una rapina; la sua omologa nell’ufficio gip di Santa Maria Capua Vetere, giudice Gabriella Casella, derubata di alcuni fascicoli che aveva riposto sul sedile dell’auto mentre era ferma nel traffico di piazza Cavour.

E ancora: un magistrato della sezione penale della corte d’appello, Margherita D’Amore, scippata della borsa; la vicenda delle ruote squarciate all’auto del giudice della sesta sezione penale della corte d’Appello, Cinzia Apicella. In tutti i casi le indagini avviate tempestivamente non sono però ancora risalite ai responsabili. Ora la squadra mobile è a caccia dei topi d’appartamento fuggiti con il bottino.

 

 

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